Monica Sorgoni, Presidente AVO: “Forza Milano2, abbiamo bisogno di volontari!”

_blur

di Stefano Bini

L’Associazione Residenti Milano2 ha incontrato il Presidente di Avo Monica Sorgoni, originaria di Milano2 nonchè figlia di una delle socie
fondatrici di AVO Segrate, per farci raccontare la storia di quest’importante “organizzazione”, gli scopi, quanto fatto fino al covid e per lanciare un importante appello a tutti gli abitanti del quartiere.

Come e perchè nasce AVO Segrate?

“Noi di AVO Segrate abbiamo iniziato all’Ospedale San Raffaele tanti anni fa, in sordina. Una Signora che abitava proprio a Milano2 aveva conosciuto personalmente il dottor Erminio Longhini, Fondatore in Italia di AVO, che le aveva proposto questa sfida. La Signora era la mitica Elena Locatelli della Residenza Querce, che ha accettato la proposta e ha coinvolto alcune amiche in questa prima sperimentazione. I Dirigenti di allora dell’Ospedale, ci hanno consentito di buon grado di iniziare il nostro servizio e da circa 25 persone iniziali siamo arrivati a coprire quasi tutti i reparti, Ambulatori e le diverse Accettazioni con circa 400 volontari.”

In quali strutture è attiva principalmente?

AVO Segrate opera principalmente presso l’Ospedale San Raffaele e la RSA San Rocco di Segrate. Negli ultimi tempi, ci è stato chiesto di dare anche un contributo all’Atelier della Mente di Cascina Commenda e alla nuova Casa di Comunità di Pioltello. Oltre a questo, recentemente siamo stati richiesti anche nelle nuove Case di Comunità che stanno nascendo nelle ASST.”

Cosa c’entra con Milano2?

“L’Ospedale è praticamente attaccato a Milano2 e l’avere volontari che abitano vicino sicuramente agevola. Negli ultimi 35 anni, abbiamo avuto molti volontari che abitavano a Milano2 e vorremmo continuare questa bella tradizione.”

Negli ultimi anni, a causa del Covid, avete subito notevoli perdite di volontari. C’è un appello da lanciare?

“Purtroppo, nel 2020 a causa della pandemia i volontari sono diminuiti ma con coraggio e abnegazione abbiamo ripreso e siamo rientrati in molti Reparti dell’Ospedale oltre che in RSA. Ora le richieste aumentano sia dall’Ospedale che dal territorio e noi vogliamo rispondere con entusiasmo. E’ un appello quello che rivolgiamo in particolare agli abitanti di Milano2 che sono agevolati dalla vicinanza dell’Ospedale: c’è bisogno di nuovi Volontari. Chi si vuole proporre può inviare Mail a avosegrate.segreteria@gmail.com o telefonare allo 0226433747 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30. Per saperne di più www.avosegrate.it.”

L’appello è rivolto ai giovani come agli adulti?

“I volontari devono avere un’età che va dai 18 ai 70 anni.”

Che caratteristiche deve avere un volontario per collaborare con voi?

“Non ci vogliono competenze particolari. Il nostro ruolo consiste nel visitare il paziente ricoverato o in attesa di una terapia ambulatoriale supportandolo attraverso l’ascolto, la compagnia e l’empatia oppure in RSA facendo compagnia agli ospiti. Il nostro è principalmente un supporto di “ascolto” che può sembrare banale ma per una persona che è in uno stato di sofferenza, dolore o ansia il poter parlare con qualcuno scevro da ogni pregiudizio e persona non coinvolta emotivamente con lui è di grande aiuto. Se così non fosse, il volontariato AVO non solo nostro, ma in tutta Italia, non si sarebbe così sviluppato e consolidato. Inoltre, tutti i nostri Volontari prima di operare ricevono una formazione mirata e comunque per un periodo adeguato sono in servizio sempre insieme ad un volontario esperto.”

Riccardo Assi (Clem): “Sarà una Stramilano2 davvero per tutti”

di Stefano Bini

Riccardo Assi, abitante di Milano2, imprenditore e quest’anno main sponsor della Stramilano2, racconta all’Associazione Residenti il suo vissuto nel quartiere, l’emozione di contribuire ad una gara storica, i progetti futuri e la storia del logo della società, la quale è affine con quella di Fininvest.

Ciao Riccardo! Chi sei e cosa fai nella vita?

“Sono un imprenditore, opero nel settore immobiliare da più di 25 anni.”

Sei un abitante storico di Milano2?

“Sì, vivo qui dal 1975, ci siamo trasferiti qui quando avevo 2 anni. Nonostante il mio lavoro graviti principalmente su Milano nel settore del Real Estate, non ho mai pensato di trasferirmi “in città”. Qui ho scelto di far crescere anche i miei figli e rifarei la stessa scelta ancora oggi.”

Perché hai ritenuto di far pare dell’Associazione Residenti?

“Perché mi sta dando la possibilità di collaborare alle attività che si svolgono nel quartiere e mi ha dato anche modo di conoscere persone meravigliose che abitano qui e che si adoperano giorno dopo giorno affinché Milano 2 possa essere ancora oggi il quartiere nato per i bambini e le famiglie.”

In qualche modo, vedere volti nuovi ti ha stimolato?

“Certamente. Oggi l’Associazione vede nuovi nomi che sono certo sapranno portare avanti egregiamente tutto il lavoro fatto da chi li ha preceduti e, mi auguro, che possa sempre più essere un punto di riferimento per gli abitanti di Milano2.”

Imprenditore, membro dell’Associazione Residenti e futuro sponsor della Stramilano2. Dev’essere stato amore a prima vista con il quartiere.

“Per un bambino, come lo ero io quando sono arrivato, Milano2 rappresenta il Paese delle Meraviglie! E’ stato senza dubbio amore a prima vista, per me rappresenta “casa” da sempre e sostenere attività come la StramilanoDue, manifestazione che esiste dal 1972 ed entrata a far parte della storia del quartiere ma non solo, è motivo di orgoglio.”

Ci vuoi anticipare qualcosa sulla Stramilano2?

“Posso dire che stiamo lavorando affinché questa edizione veda una larga partecipazione da parte di bambini, ragazzi e famiglie.”

Come vedi Milano2 tra 10 anni?

“Milano2 saprà mantenersi bella com’è oggi finchè i residenti si prenderanno cura di lei. Tra dieci anni mi auguro quindi di vederla com’è oggi e magari anche meglio!”

Una curiosità: il logo associato alla Clem Immobiliare è lo stesso di Fininvest. Perché?

“Lo scorso anno ho rilevato la Clem, l’agenzia immobiliare più longeva di Milano2, fondata da Laura Calamani nel 1983. Per me, il logo del biscione è identificativo con il quartier, motivo per cui mi è venuto naturale stipulare un accordo con Fininvest per il suo utilizzo.”

Carlo Ciceri (Res. Cedri): “Risparmiare sulle spese a Milano2 si può. Vi spiego come”

di Stefano Bini

L’Associazione Residenti Milano2 ha incontrato Carlo Ciceri, imprenditore e rappresentante della Residenza Cedri, per farci capire come risparmiare nelle spese ordinarie e in quelle sul riscaldamento, all’interno delle quali ci sono molto novità per il futuro, in primis la riqualificazione energetica.  

Ciao Carlo! Raccontaci chi sei e che ruolo hai all’interno della tua residenza.

“Sono un 57enne arrivato nelle campagne di Segrate nel 1969. Mio padre costruì una villetta su uno dei lotti di terreno di proprietà del Conte Bonzi ed intorno a quell’area si sviluppò Milano2. Ora vivo con mia moglie Francesca ed i miei tre figli alla Residenza Cedri, di cui sono uno dei consiglieri. Ho una piccola società che si occupa principalmente di impianti di alimentazione per il settore aeronautico.”

I Cedri sono riusciti a risparmiare molto nelle spese ordinarie. Come avete fatto?

“Abbiamo deciso un paio di anni fa di ricercare direttamente nuovi fornitori per la nostra Residenza per poi confrontarli con quelli che avevamo. L’obiettivo era di ottenere servizi di qualità pari o superiore rispetto a quelli precedenti, ma a un costo, appunto, più vantaggioso. In effetti, lavorando in sinergia con il nostro nuovo amministratore, che in termini generali rimane una figura insostituibile per la gestione efficiente dei condomini, siamo riusciti ad ottenere importanti risparmi nella gestione ordinaria della residenza. Sono certo che questi risparmi potranno essere utili per fronteggiare spese di manutenzione straordinaria che un immobile “over 50” giustamente richiederà.”

Di questo metodo, ne hai parlato anche con i rappresentanti delle altre residenze?

“Sì, ne abbiamo parlato con alcuni rappresentanti di altre residenze, incuriositi dalla nostra iniziativa. In particolare, si parlava con loro dell’eventuale possibilità di ottenere dei risparmi comuni all’interno di tutte le Residenze ed usare tali risorse per migliorare il collegamento tra Milano 2 e Piazza Udine, un tema sensibile per molti di noi.”

Tema riscaldamento: è possibile un risparmio per gli appartamenti?

“Premetto che non sono un esperto in materia di riscaldamento, ma rispondo alla tua domanda con un “sicuramente sì”. A mio avviso, sarebbero necessari due passaggi: il primo è il cambio dei serramenti da parte di tutti i condomini, a partire dal serramento del nostro balcone, quello lato giardino per intenderci. Il perché è intuitivo, ma te ne parlo avendoli cambiati qualche anno fa ed avendo sperimentato un rilevante aumento di temperatura all’interno del mio appartamento. Il secondo passaggio è quello di riprogettare l’impianto che attualmente riscalda le nostre residenze. Certamente ci sarebbero dei costi da affrontare ma i benefici sarebbero decisamente superiori.”

È cambiato qualcosa o qualcuno in Comunione e Calore?

“So che i nostri “colleghi” di Comunione e Calore hanno accelerato i propri programmi con l’obiettivo di rendere Milano2 più green. L’anno scorso, tramite gara, è stata scelta Edison come nuova società di gestione dei nostri impianti di riscaldamento. Il primo risultato positivo è stato un notevole risparmio nei costi di manutenzione ordinaria annuali. Il secondo risultato è che Comunione e Calore sta ora proponendo, ad un partner qualificato come Edison, la riprogettazione dei nostri impianti. Il fine non è solo quello di ottenere risparmi sulle nostre bollette ma soprattutto quello di promuovere una riqualificazione energetica di tutta Milano2.”

Quanto è importante per Milano2 l’efficientamento energetico?

“E’ sicuramente molto importante, sia per chi guarda alle case come ad un investimento, sia per chi semplicemente ci abita, sia per chi ha a cuore un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente; una casa con classe energetica migliore ha un valore commerciale più elevato, ha costi inferiori ed inquina meno. Non ultimo, la recentemente approvata direttiva europea “case green” sta fortemente indirizzandoci verso il miglioramento delle classi energetiche.”

L’Associazione Residenti si è rinnovata. Un tuo augurio?

“L’augurio è quello che l’Associazione Residenti possa diventare un vero e proprio punto di riferimento per noi residenti, continuando a lavorare nell’interesse e nel miglioramento del nostro quartiere in maniera sempre più attiva ed energica.”

Don Gianni Cazzaniga (Parroco Milano2): “Ottima sinergia con l’Associazione Residenti”

di Stefano Bini

L’Associazione Residenti incontra l’altro partner della Festa di Milano2, la parrocchia, nella figura di Don Gianni Cazzaniga, parroco di Milano2 dal settembre 2022. All’interno del quartiere, Don Gianni rappresenta una personalità sempre disponibile, propensa ad ascoltare gli altri e al rinnovamento senza la perdita di radici.

Ciao Don. Raccontaci il tuo percorso e come sei arrivato a Milano2.

“Racconto in breve il mio percorso. Nasco a Monza nel 1956, dopo la maturità inizio un percorso di laurea in fisica, lavorando di giorno e studiando la sera, frequentando e dando esami per due anni. Svolgo dopo un anno il servizio militare, che m’impediva di avere il lavoro che desideravo, e al ritorno sono assunto in una multinazionale nel campo delle telecomunicazioni. Vi lavoro per quasi tre anni, con soddisfazione, ma intanto nasce in me una domanda vocazionale che alla fine mi porterà a lasciare a 24 anni il mio lavoro per entrare nel Seminario Arcivescovile di Milano. Nel 1986, vengo ordinato sacerdote dal Card. Carlo Maria Martini. Il mio primo incarico fu quello di assistente all’oratorio S. Maria delle Stelle di Melzo, dove rimasi 9 anni; nel 1995, fui destinato sempre come assistente dell’oratorio alla parrocchia di S. Gregorio Magno in Milano, zona porta Venezia, dove rimasi fino al 2001, anno in cui fui nominato parroco a S. Pietro di Legnano, dove rimasi fino al 2013, gli ultimi 3 anni anche come decano di Legnano. Nel 2013, l’Arcivescovo mi destinò come prevosto a Tradate, responsabile di una comunità pastorale di 3 parrocchie, circa 20.000 abitanti, e al termine del mandato di 9 anni, 5 dei quali anche nella veste di decano di Tradate, fui destinato nel settembre 2022 a Milano2. Questo in sintesi il mio percorso fin qui.”

Come ti trovi a Milano2 e con i suoi parrocchiani?

“Mi trovo bene. Dai primi mesi, ho cercato di conoscere bene la nuova realtà in cui mi sono inserito; e per questo desidero ringraziare diverse persone che, con il loro aiuto e la loro amicizia, mi hanno aiutato fin dagli inizi del nuovo cammino a Milano2. Ho trovato persone disposte a collaborare, competenti in vari campi. Come in tutte le realtà non manca qualche fatica, ma sono sostenuto dalle attestazioni positive che mi giungono da diverse parti.”

Come vedi la sinergia tra Parrocchia e Associazione Residenti?

“La mia esperienza è limitata a questi 18 mesi appena trascorsi nella nuova realtà. Fin dall’inizio, ho percepito un clima di collaborazione, di rispetto e di ascolto che ha favorito decisioni condivise serenamente. In questo primo anno, ho visto che in questa collaborazione ciascuna realtà ha potuto fare la sua parte tenendo conto del bene delle altre, con un reciproco sostegno. In particolare, la festa di fine maggio del nostro quartiere coincide con la festa della parrocchia che, essendo intitolata a Dio Padre, non ha propriamente in calendario una sua festa patronale. Lo scorso anno ho potuto vedere la coincidenza delle due manifestazioni come occasione di una collaborazione effettiva, con un sostegno reciproco che escludeva ogni minimo aspetto concorrenziale.”

L’Associazione Residenti si è rinnovata. Cosa ti auguri per quest’importante istituzione di quartiere?

“Innanzitutto auguro di cuore alla nuova compagine direttiva ed esecutiva d’inserirsi, con la sua novità, nel solco di quanto già fatto da chi, per lunghi anni, ha avuto la gioia e ha portato il peso di tante belle realizzazioni. Sarà importante proseguire nel cammino di collaborazione, di rispetto, di ascolto a cui accennavo prima. La comunicazione tra le varie realtà coinvolte nel cammino di Milano2 sarà fondamentale e si basa sulla fiducia reciproca che si saprà alimentare.”

La Festa di Milano2 è sempre un’ottima occasione per riunire il quartiere. Quant’è importante mantenere le tradizioni in un mondo che corre velocissimo?

In un mondo post-Covid 19 in cui ci siamo accorti di quanto siano importanti le relazioni per una buona qualità di vita, penso che dovranno essere potenziate tutte le iniziative che favoriscono nella festa, ma anche oltre essa, la crescita di reti di relazioni a più livelli. Relazioni non interessate ma capaci di far gustare un modo semplice ed immediato di frequentarsi, soprattutto per i nuovi arrivati, una capacità di far sentire i nostri ambienti un po’ più come “casa comune”.”

Alla Festa di Milano2 saranno presenti musica, buon cibo, divertimenti per bambini e famiglie, sport. La semplicità premia sempre?

“Certamente la semplicità premia, ma anche lo stile, la finalità anche educativa di alcune proposte, l’attenzione alle diverse fasce di età, con momenti che favoriscano l’incontro tra diverse generazioni. Il programma è sempre un mix che deve tenere insieme queste attenzioni perché la festa possa essere il luogo in cui tutti si ritrovano. E direi che un’attenzione particolare va anche alle celebrazioni della parrocchia, soprattutto alle 11 e alle 18.30, che si inseriscono nel contesto della festa. Un segno di attenzione a tutti sarebbe quello di evitare sovrapposizioni di eventi particolarmente partecipati dalla nostra gente, penso alla StraMilano2, che non vuole perderli, ma neanche perdere la Messa domenicale in un giorno di festa così bello.”

Fortunatamente, tanti giovani frequentano la parrocchia e le varie iniziative di quartiere, ma non in tutti i territori è così. Cosa deve fare la Chiesa per riattrarre i giovani?

“Domanda difficile, come pure la risposta. Non ho ricette particolari e penso che oggi nessuno ne abbia, nel contesto di incertezza in cui i giovani in particolare si trovano a vivere. Penso però, e non solo io, che oggi i giovani abbiano bisogno di ascolto e anche di adulti credibili, in tutti gli ambiti, anche dentro la comunità cristiana. Mi ha colpito qualche tempo fa l’affermazione di un famoso psicologo che si occupa in particolare dell’età adolescenziale e giovanile: gli adolescenti e i giovani oggi si appassionano ancora quando incontrano un adulto che vive con passione quello che fa, che ci crede davvero e quindi è credibile. Se ripartiamo da qui ritengo che non mancheranno mai giovani presenti nelle nostre realtà. Concludo augurando una bellissima Festa di Milano 2 edizione 2024!”

Lettera aperta a Silvia e Pier Silvio Berlusconi

_upscale

Carissimi Silvia e Pier Silvio.

Chi vi scrive è un autore e conduttore (della concorrenza) di 38 anni, che ha tanto sognato con la Mediaset che fu come anche con quella di adesso, che è un residente di Milano2 e che ama alla follia questo quartiere. Dopo che per tanti anni ho sentito molto parlare di Milano2 come di un quartiere avveniristico, dove la natura si mischiava perfettamente con il vivere di tutti i giorni e dove le persone “abitavano” un quartiere alla portata di tutti, ma soprattutto alle porte di Milano, ho deciso di venire a viverci. Dopo una giornata lavorativa, non c’è nulla di meglio che tornare in un luogo come Milano2, bello, profumato, che trasmette relax e benessere. Ça va sans dire, lo conoscete molto bene.

Oltre ad essere il quartiere descritto pocanzi, Milano2 è stato il primo grande successo con cui Silvio Berlusconi ha mostrato al mondo le sue grandi capacità imprenditoriali, la grande inventiva ed è stato a lungo il quartier generale delle varie aziende di famiglia: Canale 5 prima e poi Mediaset, Publitalia, Fininvest, Mediolanum sono nate e cresciute all’interno del nostro quartiere fino a diventare oggi le società che tutti conosciamo.

Milano2 ha tanti pregi e pochi difetti ma ciò che stona è che dopo tanti anni vissuti insieme, Fininvest e la sua galassia di aziende abbia trasferito gli head quarters storici interrompendo una lunga storia, cosa comprensibile per un fattore di riduzione ed ottimizzazione dei costi ma che ha lasciato un grande vuoto a Milano2; infine, con il trasferimento della Dolce Drago dalla Residenza Parco a Via Paleocapa in Milano, poco qui è restato dell’ideatore e costruttore di Milano2 Silvio Berlusconi e di Mediaset, se non i mille ricordi, il mausoleo di Cascella davanti Palazzo dei Cigni e qualche appartamento ancora in quota Fininvest.

Ai residenti, Mediaset e Publitalia mancano tantissimo, anche perché dopo tanti anni di floridità vedere abbandonato l’intero Palazzo dei Cigni, come le aree circostanti, crea malessere al cuore e intristisce anziani, giovani, famiglie e bambini.

Parlando con molti membri dell’Associazione Residenti ricordavamo i bei tempi, quando gli spazi del Palazzo dei Cigni erano pieni di persone affaccendate, di studi e di uffici, e Milano2 era colma di conduttori, personaggi famosi, calciatori e giovani manager che rallegravano il quartiere. Tra una chiacchiera e l’altra, parlavamo anche di quanto sarebbe bello se la storia iniziata da Silvio Berlusconi continuasse e se, visto il grande affollamento della cittadella di Cologno Monzese, riusciste a riportare qualche ufficio o studio proprio qui a Milano2. Vediamo una Mediaset in forte espansione sia in Italia che all’estero, strutturale ed editoriale, notiamo che tanti programmi hanno lo stesso studio e che la “cittadella di Cologno” raccoglie sia l’azienda che la concessionaria, in una chiara ottica di giusta ottimizzazione.

Il Centro Direzionale si è rianimato grazie ai quasi 1000 studenti dell’Università San Raffaele che con il loro arrivo hanno riempito i palazzi, ma nulla potrebbe eguagliare un ritorno di Mediaset con tutta la magia che questa porterebbe, negli occhi come nella mente di molte persone.

Come Vice Presidente dell’Associazione Residenti, in rappresentanza dell’Associazione tutta e in memoria di Silvio che ha cominciato la sua avventura proprio da questo quartiere, vi chiedo di ripensare alla vostra struttura organizzativa e di riportare qualche ufficio o studio a Milano2. Gli abitanti hanno bisogno di Mediaset, che è sì la storia ma che i residenti vedono ancora come un possibile eccellente ritorno.

Se non fosse per tutto Palazzo dei Cigni, pensare almeno di occuparne la metà; ci farebbe immenso piacere riavere Mediaset nel nucleo del quartiere che le ha dato i natali. Pur capendo la necessità di un’ottimizzazione dei costi, il “click” c’è stato, lo abbiamo notato tutti e sta nella normalità delle situazioni che Mediaset guardi avanti, ma Silvio Berlusconi con Milano2 ha costruito il più bello e moderno quartiere al mondo e da qui sono partite storie bellissime.

Il passato è passato ma non è detto che non possa essere trasformato nel presente e nel futuro, proprio come si sono evoluti tanti programmi televisivi negli ultimi anni, in primis Verissimo.

Questo appello non vuole essere un unicum, né disperdersi nella miriade di articoli che escono ogni giorno su di voi, perché per il quartiere una rentrée di Mediaset in qualche sua forma è una vera priorità.

Vi (ri)aspettiamo, non ci deludete.

Con affetto e stima.

Stefano Bini

Torna l’amatissima Stramilano2, un grande classico per il quartiere e icona rappresentativa della sua storia

di Elisabetta Piselli

La prima edizione risale infatti al 1972, lo stesso anno in cui prende vita la Stramilano. L’idea dietro la nascita di Milano 2 era proprio quella di essere una versione green e mignon di Milano, dove vita all’aria aperta e convivialità avrebbero fatto la differenza. Sarebbe bello conoscere chi allora pensò di “copiare” l’idea della Stramilano, adattandola alle dimensioni del quartiere e inventando così la Stramilano2. Chissà se gli allora pionieri avrebbero mai immaginato che a distanza di cinquant’anni saremmo stati ancora qui ad organizzarla, perché la Stramilano2 rappresenta davvero un momento importante per i residenti (grandi e piccini), che ogni anno viene organizzata in concomitanza con la festa del quartiere. Il dietro le quinte di questi eventi vede il lavoro dei membri dell’Associazione Residenti, che sempre più avrebbe desiderio di nuovi iscritti che portino buone idee e progetti da condividere.

Il valore e l’unicità di Milano2 parte anche soprattutto da queste che sembrano piccole cose ma che invece hanno un valore enorme. Non dimentichiamo che quella che oggi è Mediaset nasce dalla nostra storica Tv via cavo, i cui programmi stavano in piedi grazie alle idee e alla partecipazione dei residenti.

Insieme possiamo ancora fare grandi cose!

Cara Kryalos, ora basta.

di Stefano Bini

Da quando, nel 2016, è andata via Mediaset da Palazzo dei Cigni, i dintorni sono stati completamente abbandonati. Sanpietrini saltati, non rimessi al loro posto e le buche ricoperte con del cemento bianco, praticamente un cazzotto nell’occhio all’estetica della zona. E ancora transenne in pianta stabile, scalinate con la muffa, intonato salato, sporcizia ovunque, erba alta tutto l’anno e fogliame marcio per tutto l’inverno. Come se non bastasse, i vetri di copertura delle pompe antincendio sono rotti da anni, le fogne sono costantemente intasate creando acqua putrida per settimane e nei box sotterranei è accatastata un macchio maleodorante di pattumiera che gli operatori portano via solo ogni tanto.

Se questo è il vostro modo di gestire un immobile e valorizzare Milano2, lo state facendo nella maniera sbagliata; passate malissimo agli occhi degli abitanti (e dopo questo pezzo anche a quelli dei vostri clienti) e i cittadini sono arrabbiatissimi per la mala gestione. Visto che non sono bastati i richiami dell’Associazione Residenti, del Comprensorio e dei privati cittadini, siamo qui a riscrivervi in modo che la situazione cambi quanto prima, sperando in una serietà che fino ad oggi è mancata.

Non sappiamo se ne siate a conoscenza o meno ma recentemente un gruppo di cittadini si è ritrovato per spazzare le sporcizie (lattine, plastica ma soprattutto fogliame stantio) intorno a Palazzo dei Cigni, pur di non continuare a mostrare il peggior volto del quartiere. Vi rendete conto della gravità della situazione o volete continuare a pensare solo al (lecito) business? Business che non ci potrà mai essere se ai vostri interessati mostrate un palazzo in decadenza (da fuori si vede lo sporco che c’è dentro e non avete neppure avuto la decenza di coprire le vetrate) e un dintorno in stato di abbandono tra vetri, escrementi di piccioni, lavori fatti male e raffazzonati, acqua marcia sui tombini, pavimentazione disconnessa, erbacce in ogni angolo.

In questa situazione a dir poco agghiacciante, è successo spesso che una persona anziana inciampasse nelle buche o si stortasse una caviglia per la mancanza di pavimentazione. Vorremmo solo ricordarvi che siamo a Milano2, uno dei quartieri più belli del mondo e, se pensate di continuare con questo modus operandi, di articoli così ce ne saranno a decine e anche in testate nazionali, magari firmati tutti da persone diverse, a dimostrare che gli abitanti tengono al quartiere, a differenza vostra.

Ripetiamo, ora basta. Aspettiamo i vostri interventi quanto prima.