Carissimi Silvia e Pier Silvio.
Chi vi scrive è un autore e conduttore (della concorrenza) di 38 anni, che ha tanto sognato con la Mediaset che fu come anche con quella di adesso, che è un residente di Milano2 e che ama alla follia questo quartiere. Dopo che per tanti anni ho sentito molto parlare di Milano2 come di un quartiere avveniristico, dove la natura si mischiava perfettamente con il vivere di tutti i giorni e dove le persone “abitavano” un quartiere alla portata di tutti, ma soprattutto alle porte di Milano, ho deciso di venire a viverci. Dopo una giornata lavorativa, non c’è nulla di meglio che tornare in un luogo come Milano2, bello, profumato, che trasmette relax e benessere. Ça va sans dire, lo conoscete molto bene.
Oltre ad essere il quartiere descritto pocanzi, Milano2 è stato il primo grande successo con cui Silvio Berlusconi ha mostrato al mondo le sue grandi capacità imprenditoriali, la grande inventiva ed è stato a lungo il quartier generale delle varie aziende di famiglia: Canale 5 prima e poi Mediaset, Publitalia, Fininvest, Mediolanum sono nate e cresciute all’interno del nostro quartiere fino a diventare oggi le società che tutti conosciamo.
Milano2 ha tanti pregi e pochi difetti ma ciò che stona è che dopo tanti anni vissuti insieme, Fininvest e la sua galassia di aziende abbia trasferito gli head quarters storici interrompendo una lunga storia, cosa comprensibile per un fattore di riduzione ed ottimizzazione dei costi ma che ha lasciato un grande vuoto a Milano2; infine, con il trasferimento della Dolce Drago dalla Residenza Parco a Via Paleocapa in Milano, poco qui è restato dell’ideatore e costruttore di Milano2 Silvio Berlusconi e di Mediaset, se non i mille ricordi, il mausoleo di Cascella davanti Palazzo dei Cigni e qualche appartamento ancora in quota Fininvest.
Ai residenti, Mediaset e Publitalia mancano tantissimo, anche perché dopo tanti anni di floridità vedere abbandonato l’intero Palazzo dei Cigni, come le aree circostanti, crea malessere al cuore e intristisce anziani, giovani, famiglie e bambini.
Parlando con molti membri dell’Associazione Residenti ricordavamo i bei tempi, quando gli spazi del Palazzo dei Cigni erano pieni di persone affaccendate, di studi e di uffici, e Milano2 era colma di conduttori, personaggi famosi, calciatori e giovani manager che rallegravano il quartiere. Tra una chiacchiera e l’altra, parlavamo anche di quanto sarebbe bello se la storia iniziata da Silvio Berlusconi continuasse e se, visto il grande affollamento della cittadella di Cologno Monzese, riusciste a riportare qualche ufficio o studio proprio qui a Milano2. Vediamo una Mediaset in forte espansione sia in Italia che all’estero, strutturale ed editoriale, notiamo che tanti programmi hanno lo stesso studio e che la “cittadella di Cologno” raccoglie sia l’azienda che la concessionaria, in una chiara ottica di giusta ottimizzazione.
Il Centro Direzionale si è rianimato grazie ai quasi 1000 studenti dell’Università San Raffaele che con il loro arrivo hanno riempito i palazzi, ma nulla potrebbe eguagliare un ritorno di Mediaset con tutta la magia che questa porterebbe, negli occhi come nella mente di molte persone.
Come Vice Presidente dell’Associazione Residenti, in rappresentanza dell’Associazione tutta e in memoria di Silvio che ha cominciato la sua avventura proprio da questo quartiere, vi chiedo di ripensare alla vostra struttura organizzativa e di riportare qualche ufficio o studio a Milano2. Gli abitanti hanno bisogno di Mediaset, che è sì la storia ma che i residenti vedono ancora come un possibile eccellente ritorno.
Se non fosse per tutto Palazzo dei Cigni, pensare almeno di occuparne la metà; ci farebbe immenso piacere riavere Mediaset nel nucleo del quartiere che le ha dato i natali. Pur capendo la necessità di un’ottimizzazione dei costi, il “click” c’è stato, lo abbiamo notato tutti e sta nella normalità delle situazioni che Mediaset guardi avanti, ma Silvio Berlusconi con Milano2 ha costruito il più bello e moderno quartiere al mondo e da qui sono partite storie bellissime.
Il passato è passato ma non è detto che non possa essere trasformato nel presente e nel futuro, proprio come si sono evoluti tanti programmi televisivi negli ultimi anni, in primis Verissimo.
Questo appello non vuole essere un unicum, né disperdersi nella miriade di articoli che escono ogni giorno su di voi, perché per il quartiere una rentrée di Mediaset in qualche sua forma è una vera priorità.
Vi (ri)aspettiamo, non ci deludete.
Con affetto e stima.
Stefano Bini